La musica è sempre stata un modo per dare voce alle opinioni e per lottare per l'uguaglianza dei diritti. Vogliamo celebrare i progressi che sono stati fatti per ottenere parità per gli individui LGBTQIA+. Il team di Gigstarter ha raccolto un po' di storia dietro il Pride e ha evidenziato alcuni musicisti che si sono dedicati alla causa. Cambiamo la società con la musica!
La storia del Pride - Stonewall Inn
Il rosso rappresenta la vita, l'arancione la guarigione, il giallo la luce del sole, il verde la natura, il blu l'armonia e il viola l'anima, questi sono i colori della bandiera arcobaleno simbolo del Pride. La prima versione della bandiera fu disegnata da Gilbert Baker e fu sventolata per la prima volta il 25 giugno 1978 a San Francisco. Basta una veloce occhiata per rendersi conto di quanto siano allegre e colorate le celebrazioni del Pride al giorno d'oggi, ma la vita quotidiana per queste persone non è sempre così facile. Tuttavia, i progressi fatti finora devono essere celebrati, quindi, in questo blog, affronteremo alcune dei momenti più importanti della storia di questo movimento e analizzeremo come la comunità LGBTQIA+ ha influenzato il mondo della musica.
New York City,28 giugno 1969. In quegli anni l’oppressione era massiccia e dimostrare in pubblico la propria omosessualità era considerato un reato condannabile.
All’epoca il principale luogo di ritrovo della comunità era il bar Stonewall Inn e fu proprio lì che la polizia organizzò una incursione scatenando una feroce reazione da parte della popolazione.
Marsha P. Johnson, una afroamericana che si autoidentificava come drag queen, aveva solo 23 anni quando questo accadde, e fu una delle voci che si fece sentire maggiormente. In seguito a questo momento storico, Marsha e la sua compagna Sylvia Rivera fondarono STAR - Street Transvestite Action Revolutionaries.
La comunità LGBTQIA+ e la sua influenza nel mondo musicale
Il potere della musica può essere sottovalutato a volte o addirittura trasformato in un cliché. Secondo, Glaad, “è una forza mediatica che mira a modellare la narrazione e provoca dialogo", il 53% degli ascoltatori di musica LGBTQ+ afferma che sarebbe "perso" senza la musica. È immensamente importante avere qualcuno che ti rappresenti non solo per normalizzare e dare sostegno, ma anche per sfidare la discriminazione. Le dichiarazioni di David Bowie, Freddy Mercury ed Elton John, attraverso i loro video, look e testi, hanno iniziato a cambiare lo stigma e hanno dato qualcosa in più ai loro fan e al mondo. È anche importante notare che questa era solo la parte più visibile e pubblica delle costanti lotte di questa comunuità. Il documentario "Paris is Burning" mostra la cultura del ballo queer e drag degli anni 80’s, con stili come disco e funk.
Anche artisti più recenti sono impegnati nella causa. Frank Ocean nel suo primo album, Channel Orange, vincitore del premio Grammy come miglior Album Urban Contemporary, affronta il tema della sua sessualità. Anche SOPHIE, scomparsa l'anno scorso, ha rivoluzionato le melodie pop ed è una delle più grandi icone della comunità queer.
Frank Ocean - Good GuySapere che abbiamo ancora bisogno di scrivere su questo argomento porta con sé un'innegabile tristezza. Conoscere l'incredibile storia dietro il Pride, le persone che hanno combattuto e stanno ancora combattendo e la musica che rappresenta, include e ispira la comunità LGBTQIA+ porta felicità, dolore, ma soprattutto speranza.
Sources:
Pride Month: Who was Marsha P. Johnson and why were they so important?
How did the rainbow flag become a symbol of the LGBTQ Pride
LGBTQ+ representation & activism in the music industry
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